uova-di-pasquaRisalire all’origine di una tradizione antica come la Pasqua è complesso perchè per ricrearne i lineamenti storici è necessario analizzare a fondo il folklore di varie epoche e correnti spirituali.

La festività Cristiana della Pasqua, fa riferimento al periodo della Passione e morte del Cristo e della sua successiva Resurrezione . Questa immagine della morte vista come un passaggio dalla vita mortale a quella ultraterrena è presente anche nella mitologia greca con il mito di Persefone, moglie del Dio degli Inferi Ade, alla quale era permesso di tornare nel mondo dei vivi ogni primavera per trascorrere i 6 mesi successivi insieme alla madre, la Dea Demetra. Il ritorno alla luce (e quindi alla vita ) di Persefone, non solo ha evidenti collegamenti con la Resurrezione del Cristo, ma coincide anche con l’avvento della Primavera e la sua “vittoria” sul gelo dell’Inverno.

Se il termine “Pasqua” deriva con tutta probabilità dal latino “pascha”, dobbiamo però ricondurci alla sua traduzione inglese “Easter” per avere un’idea più chiara sullo stretto legame che esiste tra questa festività e gli antichi culti pagani.

Festeggiare la Primavera che torna, infatti, era un’usanza molto popolare anche tra le antiche popolazioni di origine nordica, la cui divinità pagana “Eoster” simboleggiava il sole nascente che, col suo calore, riportava alla vita la terra messa a dura prova dai freddi invernali. L’etimologia stessa del nome “Eoster” pare debba esser fatta risalire al termine “aes”, ovvero “Est”, punto cardinale in cui sorge il sole. Queste divinità, venivano omaggiate e ricordate proprio durante i giorni del solstizio di Primavere, il 21 marzo.

Un altro elemento tipico della simbologia Cristiana è l’Agnello, personificazione del Dio fattosi Uomo che accetta di soffrire per salvare l’Umanità. Anche l’Agnello, però, può essere facilmente ricollegato al culto antico di Oestare, così come veniva chiamata la festività associata alla Dea Eoster; durante i riti dell’equinozio, infatti, la popolazione soleva nutrirsi di carne di una capra che simboleggiava la divinità ritenendo di poterne assimilare i poteri soprannaturali. Oggi, per il pranzo pasquale, di usa consumare carne di Agnello per rendere omaggio alla sofferenza del Cristo e per essere mondati da tutti i peccati.

Collegabile alle tradizioni pagane è anche un altro simbolo della Pasqua per eccellenza : l’uovo. Oggi quello che va per la maggiore è sicuramente l’uovo al cioccolato, ma in realtà si tratta di un’invenzione di origine relativamente recente, in quanto anticamente si era soliti scambiarsi uova in legno o sode, riportanti magari delle incisioni o dei disegni che richiamavano formule beneauguranti e propiziatorie.

L’uovo, forse più di qualsiasi altro simbolo, è legato al concetto della fertilità e rinascita, prima della Natura e poi, con l’avvento del Cristianesimo, dell’Uomo stesso.

Diverso il significato che viene dato alla Pasqua dalle popolazioni di religione Ebraica; qua la festività di Pesach, così come viene chiamata la Pasqua, prevede una celebrazione lunga 8 giorni che simboleggia e ricorda l’Esodo e la conseguente liberazione del popolo ebraico dalla tirannia egizia. Elemento caratterizzante della festività ebraica è la totale astinenza da cibi contenenti lievito che il fedele deve osservare per tutta la durata della Pesach.